Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Vuolsi che a Direttrice del 3. Educandato venga la Signora Clotilde Ferrari-Bravo non so se Toscana o di altra provincia settentrionale ed ora Sotto-direttrice nell'Educandato di Palermo. Ne hai notizia? che roba ell'è? Prendine conto e scrivemene subito che c'importa saperlo.
     Il Sig.r Paladini Vicepresidente di quest'educandato saluta te e la Gigina. Egli ha dato la sua dimissione da quest'ufficio e si attende il nuovo governo.
     Ho fretta e sono svogliato e preoccupato. Ti saluto co' tuoi e la Gigina. Mi aspetto tue lettere.
     27 settembre 1866
     V.ro aff.mo
     Paolo Emilio Tulelli


     LIV

     Mia cara Giannina
     Mea culpa mea culpa mea massima culpa. Tu sai per prova che da quando a quando l'animo è preso da tale sconforto da tale noia e fastidio che non v'è forza o voglia non che di pensare e di scrivere ma pur di vivere. Tale è stato l'animo mio da un paio di mesi a questa parte dirtene le ragioni non saprei perché io stesso distintamente non le so... E poi a che gioverebbe di rattristare l'animo tuo che forse ha tante ragioni proprie a non esser contenta dello stato suo? Basta; ho voluto con questo scusare il mio lungo silenzio ma vedo bene che ciò non è sufficiente a meritarmi il tuo perdono.
     Ho saputo prima i tuoi dispiaceri incontrati in sul primo giungere nella città redenta della Laguna... Ci voleva ancor questa... Ma poi ho gioito in apprendere l'esito felicissimo dell'accademia (57) e me ne congratulo. Non poteva mancare. Attendo con impazienza il libretto degl'improvvisi promessimi che già presento bellissimi. Attendo ancora che mi scrivi l'impressione che hai ricevuto da Venezia monumentale e più dalla vivente. Rallegrami l'animo con le tue parole e dammi speranza di rivedermi.

(57) Giannina Milli si esibì per l'ultima volta in un'accademia il 26 maggio 1867 a Verona.