Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Intanto il congedo della Gigina spira a tutto questo mese; né so quì a chi ricorrere per ottenere qualche altro tempo di proroga fino alla risoluzione della quistione. Non lascerò intanto di prenderne conto e guadagnare tempo; da costì per mezzo del Vannucci e di altri non potreste provvedervi?
     Riguardo alla polizza dispensa della mesata della Gigina di cui mi scrisse tempo fa per farne ricerca in questo Banco bisognerebbe conoscere la somma precisa di detta polizza e presso quale Cassa del Banco fu fatta se alla Cassa di S. Giacomo o a quella dello Spirito Santo e Pietà. Dirai alla Gigina che dietro l'uscita della Gagini dal 3. Educandato io non conosco altra in quello stabilimento di cui potessi apprendere notizie.
     Siamo qui tutti in una terribile ed ansiosa aspettazione della risoluzione della lotta ingaggiata nell'agro romano e più della possibile vittoria tra la Francia e l'Italia (60). Qui anco dalle malve si pretende e si vuole che si vada avanti avvenga pure il finimondo. Dio salvi l'Italia e la sospinga finalmente al desiato porto.
     Addio mia buona e antica amica. Fa le mie parti con tutti tutti di casa e massime alla Gigina cui voglio tanto bene. Una stretta cordiale di mano
     Napoli 21 ottobre 1867
     aff. devotissimo amico
     Paolo Emilio Tulelli



     LVI

     Carissima Giannina
     Due parole per augurarti il buon Capodanno con tutt'i tuoi. E sai qual'altra cosa oso augurarti? Che faccia Dio che in te non si spegnino affatto tutte le illusioni della vita e che ti resti qualche cosa che per te sia sempre avvolta nel mistero... M'intendi? Intendami chi vuol sol m'intend'io...

(60) Nel settembre 1867 era iniziata nel viterbese la sfortunata campagna di Garibaldi per la liberazione di Roma. Nella battaglia di Mentana del 3 novembre i volontari garibaldini furono sconfitti dalle truppe papaline e dai francesi accorsi in aiuto di Pio IX.