Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Ma questo naturale impulso ho compresso nello intimo del cuore... Ma da qualche tempo in qua ho visto data questa croce a tali che non solo non han pensato mai all'Italia una e libera ma le sono stati avversi ed in fondo dell'animo loro desiderano il passato. Potrei citarti de' nomi a te conosciuti e qualcuno mio collega!... E Tulelli che fin da 25 anni ha sognato questo tempo ed ha congiurato... ed ha formato l'animo e l'intelletto di centinaia e centinaia di giovani per le nuove idee tanto che nel parlamento italiano dal 60 in poi otto de' suoi discepoli han seduto e seggono deputati e ne conta altri moltissimi nella diplomazia nella magistratura e nelle amministrazioni del nuovo Regno? Quindi m'è venuto in mente che la Milli che sa in parte queste cose avrebbe potuto da sé suggerire al M. Correnti (73) questa idea tanto più s'è vero che il ministro non ha trovato diprezzabili que' due miei lavori "su la libera Chiesa in libero Stato" e sopra l'infallibilità della ragione umana.
     Che ne dici di questo mio sogno da infermo e di questa mia imbecille vanità da vecchio che ha un piede già posto nell'orlo del sepolcro? Compatitemi e giacché hai voluto che ti facessi questa mia confessione sia fatta ma da buon confessore assolvimi dimenticala e ne serba il secreto.
     Ho scarabocchiato a fatica e stento questi righi ché ancora le forze mi mancano e sono tuttavia in letto. E qui mi arresto.
     Ti ricambio gli auguri pel nuovo Capodanno e Dio faccia per la mia Giannina ciò che io le desidero. Fa le mie parti con la famiglia e massime con la carissima mia Gigina cui mi riserbo di rispondere quando potrò. Ti saluto di cuore ed una stretta calorosa di mano.
     27 dicembre 70
     aff.mo amico
     Paolo

(73) Cesare Correnti (1815-1888) patriota milanese fu uno degli agitatori delle Cinque Giornate di Milano. Ministro dell'Istruzione nei governi Ricasoli II e Lanza dovette abbandonare l'incarico per accuse di anticlericalismo. Venne nominato Senatore del Regno nel 1886.