La Gigina ha risposto alla lettera da te respintale
e mi godo l'animo in sentirla pienamente contenta del nuovo stato e floridissima in salute. Dio la benedica.
Mazzia in questa lettera e più nell'altra andante ti metterà al caso di appoggiare la sua difficile posizione. Sarebbe offenderti se volessi spendere parole e ragioni per interessarti di lui
tu che l'ami e lo stimi tanto. Ad ogni modo [...] presso il nuovo ministro di P.I. e per lui spiegassi tutti quegli espedienti che l'amicizia vera e il tuo cuore affezionatissimo per gli artisti sventurati ma di merito [...] t'ispireranno per riuscire allo intento. Egli ti dirà il resto della posizione ed io non aggiungo altro per non portare acqua al mare e nottole ad Atene (78).
Mi rallegro a sentirti bene in salute
non ostante le fatiche dell'ispezione e il caldo africano della stagione straordinaria. Spero che la mamma sia ora rimessa dalla indisposizione sofferta.
Io ora mediocremente.
Bada a non lasciarmi senza notizie; almeno scrivimi quando lasciando una residenza andrai in altra città a risiedere. Così sapremo di te e dove dirigerti le lettere.
Ripeto che tutti desideriamo rivederti; vieni dunque al ritorno delle tue ispezioni in questa Napoli anche per un giorno e di qui riparterai per la più fortunata Firenze.
Addio mia buona e carissima Giannina; pensa a stare bene e non dimenticare mai il tuo antico amico e servitore.
Napoli 8 ottobre 1872 Paolo Emilio Tulelli
D.S. M'ero dimenticato dirti qualche cosa dell'eccellenza vera del quadro (Dante) fatto dal nostro amico. Io ed altri miei amici
e quanti di queto spirito
l'abbiamo trovato ammirabile
massime per l'idea nuova che rappresenta
idea che il volgo degli spettatori forse poco può intendere
e che forse avrà contribuito ne' più a non stimarlo quanto vale. Solita sorte delle cose ottime! Paolo
(78)
Fare una cosa inutile.
|