Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Voglio dunque sapere tutto delle cose tue come sei e dove allogata che cosa hai disposto della tua casa di Firenze se richiami il tuo Babbo in Roma che impicci ti dà la direzione della Scuola quali l'insegnamento della storia e della morale quale stipendio tocchi e che altro vi sia. Vedi quanto son curioso! Sarebbe questa per me una curiosità colpevole e indiscreta? Nol credo affatto sendo effetto dell'interesse ch'io nutro per te. Appagami dunque e presto.
     Carlo De Ferrariis mi dice di averti scritto un suo vivo desiderio quello d'ottenere dal Ministro Scialoia la Laurea in Belle Lettere senza esame. A questo fine à già spedito al Ministro una sua petizione corredata da' suoi titoli e documenti letterari ch'egli crede bastanti per esser dispensato dall'esame. Certo che questa esenzione deve essere discussa e votata dal Consiglio Superior di P.I. dove vi ha di molti Poeti e Letterati tuoi amici a' quali potrebbe una tua parola commendatizia essere di gran peso ed autorità e il Ferrariis conta molto nella tua potente protezione ed io per quanto possa valere la mia preghiera ti raccomando assai questa pratica la quale riuscendo renderà contentone e felice un nostro comune amico che più che la realità delle cose stima pregevoli sommamente le apparenze e le lustre. Appaga dunque il suo ed il mio voto.
     Cara Giannina ho goduto come cosa mia che il nostro caro e buon A. Mazzia sia riuscito il primo nel concorso per titoli alla Scuola Superiore di Portici. Ma bada che potrà sorgere qualche difficoltà nel Ministero di Agr. e Commercio e il voto della commissione esaminatrice potrebbe riuscire inefficace per le solite formalità ed incidenti che potrebbero intervenire. Fa dunque che presto si decreti tale nomina definitiva ed allontanare il caso dagl'intrighi e dalle manovre sotterranee de' malvolenti ed interessati.