Adunque tanti auguri con la mamma e prega Dio per me e conservami la tua memoria e la tua amicizia. Credimi sempre
23 giugno 1875
tuo devotissimo amico
Paolo Emilio Tulelli
LXXXIII
Carissima amica
La tua lettera m'ha colmato di allegrezza perché vedo che non ti sei dimenticato di me non ostante le tue molteplici occupazioni. Io ho atteso a scriverti
perché volevo vedere se ti fossi ricorda[to] del tuo vecchio amico. Ora ti ringrazio che mi hai confermato la tua carissima amicizia. Non è vero però ch'io sia un godente professore come tu dici. Se sapeste i miei guai che con gli anni crescono
non parleresti così... Sono la vittima de' miei ch'è quanto dire
sono bersagliato ed infelice.
Godo immensamente in vedere che tu sei ora riposata d'animo
benché applicata molto. Non è poco per te l'essere l'educatrice delle fanciulle romane italiche nella sapienza e nella virtù. Il tuo nome sarà benedetto e ricordato dalle nuove generazioni. E sei benedetta anco da me
che apprezzo al giusto valore il bene che tu fai all'Italia.
Godo pure assai nel sapere che la Gigina prosperi con la sua famigliuola. Mi ricordo a lei
come ancora a' fratelli e soprattutto alla mamma
co' quali tutti tutti t'auguro felice e prospero l'anno nuovo e cento altri.
Vedendo gli amici soliti
che non ho veduto ancora perché indisposto di catarro in questi giorni
farò le tue parti. E tu m'ama e mi comandi
31 dicembre 1875
devotissimo amico vero P.E. Tulelli
LXXXIV
Carissima amica
All'antivigilia del tuo onomastico mi corre l'obbligo di inviarti per lettera i miei auguri
pregando il cielo di darti lunghi e prosperi giorni
massime ora che fra poco passerai a nuova condizione di vita (85). Prima già della tua ultima lettera
nella quale con molta giustezza ed eloquenza giustifichi la tua determinazione al desiato passo
io l'avea approvato pienamente
e più ci penso su l'approvo e lo consiglio maggiormente. Non aggiungo altre considerazioni superflue per te
che capisci tanto e interamente quel che conviene fare pel proprio decoro e per una onesta e serena posizione nell'avvenire. Solo ti prego
se è possibile e se ora sei a tempo di provvedere al tuo interesse... e metterlo al coperto da ogni eventualità possibile a succedere sia per malignità di uomini che di fortuna. [...]
(85)
Il 26 agosto 1876 Giannina Milli sposò il professor Ferdinando Cassone
conosciuto nella scuola di Roma. Con il matrimonio la poetessa lasciò l'impegno scolastico per trasferirsi con il marito a Caserta.
|