Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     N.B. A maggior schiarimento de' meriti di mio fratello suggerisci al Ministro Mancini di richiamare a sé il Discorso inaugurale all'apertura del Tribunale di Nicastro letto il 3. gennaio ultimo dal Procurator del Re Signor Francesco Grisolia nel quale si fanno lodi pubbliche ed applaudite dall'uditorio a mio fratello.

     Scrivendo al Provved.re Cassone ti prego di salutarmelo.
     Ti rinnovo gli auguri felicissimi assieme con la carissima mamma Regina e mi attendo buone nuove.
     Di Napoli 22 giugno 1876
     devotissimo amico
     P.E. Tulelli


     LXXXV

     Mia carissima D. Giannina
     Sono stato in continua aspettativa di tue lettere dopo la mia partenza da Roma per sapere della tua salute della mamma e del tuo egregio sposo; e segnatamente del vostro arrivo in Caserta ove di certo dovete essere giunti ed allogati. E mi pare che prima di dividervi si rimase accordati che sarei stato subito avvisato con tua lettera dell'arrivo in cotesta città. E siamo a' 24 novembre e non ricevo notizia alcuna.
     Rompo dunque io il silenzio e ti scrivo queste due righe per pregarti a scrivermi subito della tua salute di quella della mamma e dello sposo; e dell'abitazione ove siete collocati.
     I miei rispetti all'egregio Provveditore ed alla mamma anche per parte di questo mio nipote Emilio il quale mi parla sempre di loro e di te con profonda stima e riconoscenza.
     Tu poi abbimi sempre per tuo
     Di Napoli 24 novembre 76
     devotissimo obbligatissimo amico e servo
     P.E. Tulelli

     Chiarissima
     Sig.ra Giannina Milli Cassone
     Caserta