Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Godo dunque che vi siete divertita unitamente al vostro amato consorte degnissimo rivedendo Lui il Padre e voi la Gigina e famigliuola e respirato il dolce aere della città dei fiori.
     Godo parimente che godiate buona ed ottima salute e maggiormente godo della prospera salute della cara ed ottima mamma e della piccola Giannina. E godo assai che la piccina sia progredita di molto negli studi da promettere di emulare al tempo suo nel merito della dottrina e della virtù la sua omonima Zia.
     E godo nel pari della promessa che mi fate di venire prossimamente a consolare di prensenza [sic] questo povero e solitario gottoso al quale non resta altro che la memoria del passato e la vista del volto sereno dei poeti amici che ancor gli restano.
     E mille auguri alla mamma a Voi ed allo sposo anche per parte di mia sorella. Amalia vi bacia la mano e saluta la Mariuccia come fo io.
     Di Napoli 23 dicembre 1881
     devotissimo obbligatissimo amico
     Paolo Emilo Tulelli


     XCVII

     Mia carissima Giannina
     Due parole pel tuo onomastico e tanti auguri felici per mille anni. Credo che tutti voi siate in buona salute e me ne attendo la conferma. Io ammalato per cui son brevissimo mancandomi le forze per scrivere a lungo.
     Fa le mie parti col Provveditore con la mamma la Giannina juniore. E' una fatalità di non aver potuto finora venire a visitarla di persona e rallegrarmi de' suoi progressi letterari. Lo spero da quì a poco. Amalia vi bacia la mano. Mia sorella è partita per la Calabria per poi ritornare fra breve.
     Tanti saluti e credimi
     23 giugno 1882
     tuo devotissimo amico
     P.E. Tulelli