Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Mi attendo buone nuove della tua salute della mamma della nipotina e dell'ottimo Nando a' quali tutti auguro un mondo di prosperità e di benedizione.
     Io attualmente se non bene pure relativamente meglio del consueto benché non privo di amarezze a causa dei miei lontani.
     Addio mia carissima amica conservami la tua affezione e credimi
     Di Napoli 23 dicembre 82
     devotissimo amico e servo
     P.E. Tulelli


     C

     Carissima D. Giannina
     Dietro la vostra partenza da Caserta non un solo rigo per sapere di voi della mamma e del Provveditore. Il nuovo ambiente pugliese vi avrà forse mutato carattere e fatto dimenticare de' vostri amici?
     Supplite ora della mancanza con lunga e minuziosa lettera con tutte le notizie che riguardano la vostra posizione costà e che possono appagare meno la curiosità che l'interessamento che ho per voi e la famiglia.
     Io relativamente alla mia età ed al suo accompagnamento gottesco che non mi lascerà mai posso dirmi presentemente di star benino in salute non ostante l'assedio continuo in cui mi tengono i miei.
     Con particolarità poi chiedo notizie della salute della mamma che voglio credere essere migliorata in cotesta regione più temperata. E lo stesso mi aspetto sentire di voi della Giannina iuniore e dell'ottimo vostro provveditore; a' quali tutti mando un caldo augurio di prospera e felice vita nel venturo anno e cento altri.
     E pieno di sincero affetto vi stringo la mano.
     Di Napoli 26 dicembre 83
     devotissimo amico e servo
     P.E. Tulelli


     CI

     Mia cara Giannina
     Dopo circa un mese e dieci giorni ricomincio di uscire di casa imitando però il Dio Vulcano. Tu mi consigli coraggio e fidanza nell'avvenire io ti rispondo che l'avvenire è tuo e te lo auguro felicissimo... Io vivo nel passato e nella speranza dell'altro mondo... Ma giù queste geremiadi.