Le opere pedagogiche di Salvatore Muzzi sono di due specie. Altre istruttive
altre morali. Allo prime appartengono il Trattato di Cronologia
il Mondo celeste
il Mondo sotterraneo
il Compendio di Storia Bolognese e quello di Storia Romana
gli Esempi storici
le Leggende e Narrazioni tratte da soggetti italiani
le Vite d'italiani illustri; alla seconda
le Letture per le scuole di campagna
i Dialoghetti morali
le Cento Novelline.
Nelle opere della prima specie l'autore si è proposto due cose; rendere agevole alle menti infantili la conoscenza delle leggi dell'universo
e
direi quasi
convertire in moneta spicciola il tesoro
che la scienza è venuta accumolando; scegliere in secondo luogo dai viluppi della storia quei fatti magnanimi
che
quasi lampi di luce divina
rompono le fitte tenebre
diffuse lungo l'ordine dei tempi dalle passioni feroci e indegne.
Si dica pure e si ripeta a sazietà
che il secolo presente è quello
in cui finalmente si professa all'aperto la religione del vero
e cacciati in bando i fantasmi
che ne vestivano le parvenze
si vuole ad ogni costo che la verità riconquisti pieno ed assoluto l'impero. Incontestabile
evidentissima è cotesta aspirazione dell'età nostra
ma non appartiene dessa all'età nostra soltanto
sì videsi manifesta in ciascuna delle età trapassate
ed è tanto antica
quanto è antico il primo sentore di ragione
che scosse i lobi del cervello umano. Fin dagl'incunabuli
la vita del pensiero non fu mai altro che un'aspirazione
e dicasi pure un ascenso
ma laborioso e tardo
al monte
che apparve al poeta laggiù nella valle inferna
illuminato dal raggio del simbolico sole.
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