Ciò che io nego risolutamente si è che il vero sia tutto racchiuso e contenuto nel reale
e che l'ideale altrettanto. Vero è tutto ciò che ci agita e ci commuove
tutto ciò che ci allieta e ci turba
che ci eleva e ci sublima; e male incolga a chi de' moti dell'animo e de' frutti dell'intelletto fa obbietto di analisi chimica o di osservazione microscopica. Il Muzzi negli Esempi storici e nella Vita degl'Italiani illustri ha pagine stupende. L'idealità
che ne esala
par che risani il lettore
che sente offeso l'animo dal tarlo della malignità o dallo scetticismo del disinganno.
E che cosa potrei dire delle Cento Novelline
che tutti non sappiano e non abbiano udito ripetere le mille volte? Quest'operetta
di cui in trent'anni si fecero quasi trenta edizioni
senza contare le contraffazioni e le traduzioni uscite nel Belgio e in Isvizzera
e della quale ogni anno si spacciano pressoché ventimila esemplari
non è che un libro di lettura per la prima infanzia.
Le Novelline in sostanza sono massime morali
rappresentate in piccoli drammi. Semplice è la forma
come semplice è l'azione narrata
e l'efficacia dell'insegnamento
che se ne trae
è tanto maggiore in quanto le tenere intelligenze dal nudo fatto ricavano materia di riflessione e per mezzo della fantasia risalgono al significato morale. Salvatore Muzzi è detto per antonomasia l'autore delle Cento Novelline
ed è perciò non ultimo della bella schiera ove splendono primi Pietro Thouar
Raffaello Lambruschini
Tommasèo
Aporti
Ambrosoli
Parravicini e simili.
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