Il Terremoto nella Marsica del 1915


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     Quelli, che erano in piazza quando avvenivano le scosse, han potuto vedere la nostra bella torre del Duomo dondolarsi più volte, cosicché spaventati e temendo che potesse crollare, son fuggiti gridando.
     Approfittando della voce che correva nel popolino, e cioè che alle ore 11 si sarebbero verificate altre scosse, gli studenti dell'Istituto Tecnico sedotti dalla bella giornata primaverile, hanno, non senza molto chiasso e relative rotture di porte e cancelletti, voluto avere vacanza, perché, dicevano di non volere fare la morte dei topi. (Per essere più precisi, forse temevano morire insieme ai loro nemici - absit iniuria verbis, - cioè a dire: i professori). Ottenuta la vacanza, si sono recati al Liceo ed alle Scuole Normali, ove i rispettivi capi hanno concesso anch'essi vacanza. Così tutti sono andati a godere questo magnifico sole di gennaio, ridendo e scherzando, e forse benedicendo in cuor loro questo terremoto che ha portato una... vacanza inattesa.
     Fortunatamente molto spavento, pochi danni, e nessuna disgrazia.
     Molte case ed alcune Chiese hanno sofferto delle lesioni.
     La Chiesa di S. Agostino, la maggiormente colpita, ha avuto delle fortissime lesioni: dalla volta, sopra l'organo, son caduti parecchi mattoni.
     Nella Chiesa della Madonna delle Grazie la navata centrale ha sofferto alquanto, e sono caduti pezzi d'intonaco e sono rimasti danneggiati alcune efffgie di santi, affreschi del Mariani.
     Tra gli edifici più o meno lesionati notiamo: il Palazzo Savini, quello della Banca M. Popolare, la Casa Giordani Nicola, il Palazzo Tanzi, la casa Pistilli, il Municipio, la ex Chiesa Madonna di Loreto e le case operaie.