Il Terremoto nella Marsica del 1915


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     Gas e vapori, con assoluta prevalenza dell'idrogeno conseguentemente al fenomeno iniziale della dissociazione dell'acqua, tenderebbero a svolgersi, espandendosi, accumulandosi nelle cavitą profonde della crosta terrestre e mettendosi in circolazione lungo i corridori ed ambulacri, che abbiam spiegato precedentemente costituirsi negli spostamenti conseguenti alle fratturazioni, dislocazioni e spostamenti della crosta terrestre.
     L'idrogeno finirebbe per trovare una via d'uscita, avendosi quindi una continua emissione dal suolo di questo gas, il quale, in conseguenza del suo peso minimo, deve portarsi negli strati superiori dell'atmosfera e disperdersi nello spazio.
     Normalmente la fuoruscita dell'idrogeno non sarebbe accompagnata da speciali fenomeni, operandosi tranquillamente; ma in certi momenti, corrispondenti ad un aumento nell'attivitą endogena, la qualitą di gas potrebbe diventare straordinaria. Allora tenderebbe a svolgersi con violenza trovando una via naturale di sfogo lungo le fratture, le cui pareti ed i cui lembi risentirebbero fremiti o scuotimenti, dando luogo ad un movimento superficiale, quindi ad un terremoto.
     Un movimento dall'intera regione dislocata potrebbe anche essere provocato dallo svolgersi della massa di ad alta tensione, dapprima costretta nelle parti profonde.
     Io vi parlo pił particolarmente di queste spiegazioni che in molte conversazioni l'ho sentito a svolgere con convinzione sicura da uno dei suoi maggiori sostenitori, l'amico ing. geologo Emilio Cortese.