Il Terremoto nella Marsica del 1915


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     Il desiderio fu esaudito. Leggesi negli atti del Consiglio dei Cento e della Pace della città di Ascoli (12 luglio 1731): «Si corrisponda con altrettanta gentilezza all'inchiesta dei signori Aquilani per essere aggregata la loro Regia Università alla cittadinanza di questa Patria. Vadi per tanto a partito la supplica de signori Aquilani, e vincendosi sia a' medesimi concessa la cittadinanza con spedirsi la Patente in modo specioso.....»
     Nel prendere visione, per cortesia dell'ufficio municipale, di questi documenti conservati nel nostro Archivio Storico, abbiamo potuto apprendere un curioso particolare. Il giorno prima dell'ultimo funesto terremoto, e cioè il 12 corrente, dalla Biblioteca provinciale di Aquila fu scritto ad Ascoli per aver copia, a scopo di studio, di quei documenti.
     Un vero caso di telepatia?

Terrae motus

     Quella sera (fu monito ?) più grave
     dal vecchio campanile del villaggio
     ne l'anime discese il suon de l'ave.
     Ed a notte la luna d'un suo raggio
     pallido obliquo, da l'opposta vetta,
     tinse sinistramente il paesaggio.
     Più de l'usato il voi de la civetta
     tagliò la luce, e il lugubre stridio
     gli echi oscuri destò de la chiesetta.
     Sol da le stelle piovve un lume pio
     ad ogni tetto e ad ogni chiusa imposta,
     e d'immensa pietà parve un desio
     dal ciel' disceso a la silente costa.

     Su pe'l villaggio un'improvvisa romba,
     passò, qual di mill'ali, e tra le piante,
     come un appello gelido di tomba.
     Seguì cupo il silenzio d'un istante;
     poi qual leone si riscosse il monte