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Pel geologo, infatti, dopo il Giappone, che con le sue case di legno e di carta sembra ridere ai continui balli del suo suolo in formazione o ancora molto giovane, dopo diverse località dell'America centrale, del Perù, del Chili, regioni di frequenti terremoti sono le Alpi, l'Italia, più della penisola balcanica, dell'Armenia, della Persia, della penisola Pirenaica, dove pur avvengono terremoti, per quanto non ne avvengono nelle regioni coperte di masse potenti di recenti depositi, come nella pianura della Germania settentrionale, nei bassipiani della Russia e della Siberia... Della regione italica sono più flagellate le campagne flegree, le montagne Calabre, la Sicilia... e l'Abruzzo Aquilano. I più potenti terremoti che ricordi la storia recente d'Italia, sono infatti quelli di Calabria del 1783, di Ischia nel 1883, dell'8 settembre 1905 anche in Calabria quelli ultimi del 28 dicembre 1908 come si apprende dal Colletta, nel 1783, in meno di due minuti nelle Calabrie crollarono completamente 109 paesi, tra città e villaggi, e oltre 30000 uomini rimasero sotto le macerie! Contemporaneamente crollarono in parte: Reggio, Messina, molti borghi del Valdemone; ma il moto si estese oltre Taranto e oltre le isole Eolie. |