[Elenco dei Nomi]

(...segue) Pirocchi Pasquale
medico, politico, Teramo (10-9-1881).

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del 66. Come fornì il suo compito è inutile che io ne parli, ma la terra natale, come sirena che non lascia resistere alle sue attrattive, a se lo chiamava, ed egli tornava in Teramo, dove lascia tanto desiderio di sé. Qui come medico del penitenziario e del Distretto, come medico civile, non era di quei che girano perché debbano girare, dispensando ricette come altri farebbe d'una masserizia qualunque, ma coscienziosamente e secondo i veri progressi della scienza compiva il suo mandato. Segnatamente come medico legale lascia grandissima memoria. Chi non ricorda la magnifica orazione pronunciata nella causa Recchia per sostenere la monomia impulsiva del delinquente, di cui quell'astro del Foro italiano, il Pessina, fece grandi elogi? Non era egli l'oracolo della magistratura in Teramo, ed anche in Aquila come perito medico? Né qui restava la sua attività. Nel silenzio del suo studio, nella pace delle pareti domestiche egli elucubrava, pazientemente esperimentava. I suoi studii pubblicati in opuscoli separati sull'inserzione sotto-cutanea del calomelano nella cura della sifilide con felice risultato da lui ottenuto, furono tra i primi nella scienza medica, e rimarranno come monumento imperituro del suo sapere medico. Taccio di altri lavori di minor lena. Né solamente egli era dotto in medicina, ma versatissimo anche in letteratura. Informino varii studi letterarii da lui pubblicati nel Corriere abruzzese, il quale di tanto in tanto accoglie nelle sue colonne i lampi dei genii abruzzesi. Uno di questi genii era certo il Pirocchi, e chi non ricorda il commovente, il gentile racconto Ginà, pubblicato in più appendici del menzionato giornale? E molti altri lavori di tal fatta ha lasciati inediti. Onde non è da meravigliare se per i suoi meriti scientifici e letterarii coprisse

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