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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, ispettore di P.S., Teramo (5-9-1888). La notte del 31 agosto, dopo breve malattia, esalava l'ultimo respiro il cav. Luigi Bonolis già ispettore di P.S. - Uno dei martiri della persecuzione borbonica, la sua vita fu intimamente legata alla storia del dodicennio che precedette il risorgimento; e, poiché è stata bellamente ricordata dal sig. Olivieri nei funerali di domenica così riproduciamo nella sua integrità la necrologia che il sullodato oratore lesse nella chiesa dello Spirito Santo. "Signori! Il cav. Luigi Bonolis, alla di cui salma oggi con gentile compiacenza rendete gli ultimi onori e l'ultimo tributo d'affetto, era figlio del fu Raffaele gentiluomo Teramano e prode soldato. Era nato in Popoli il 25 luglio 1819, e come ben vedete la sua età non potea ancora dirsi tarda. Egli nel 1847 avea conseguito il diploma di farmacista nella R. Università di Napoli. Liberale probo, onesto, sincero e tetragono fu nel 1850 da una Corte efferata, più efferata ancora di quel Governo che a ragione fu chiamato la negazione di Dio, condannato a 13 anni di lavori forzati!!! Condotto nel Bagno penale di Pescara per scontarvi la pena gli fu quivi con Alfonso e Clemente De Cesaris di Penne ed altri suoi compagni teramani attentato alla vita a mezzo d'avvelentamento! Fallito il colpo, e poiché da quei sgherri voleasi assolutamente che uomini di simil fatta scomparissero dalla faccia della terra, si organizzò e si condusse a termine una terribile processura per corruzione nelle file del Reale esercito. Il Bonolis, i De Cesaris e diversi sotto-uffiziali furono quindi sottoposti e giudicati da un Consiglio di Guerra, i di cui componenti convinti della loro innocenza ed indignati per avventura di tante infamie, proclamarono la loro irresponsabilità. Ciò però, o signori,
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