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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Teramo (1-5-1889). Era come una rosa che schiudeva le corolle al sol di Maggio, e il turbine l'ha schiantata! La notte del 25 al 26 Aprile spirava la fanciulletta Adelina Martinelli figlia del nostro caro Pretore, al dolore del quale ha preso vivissima parte l'intera cittadinanza. Adelina aveva appena 4 anni, ed era un amore di bambina. Assalita da un male, che raramente perdona, lottò con tutte le forze del suo piccolo organismo contro il terribile nemico, a lui lentamente sacrificando ad una ad una tutte le fiorenti rose del suo vergine sangue. Vi fu un momento che la fiera insistenza del male sembrò rallentare la sua presa, ma fu un lampo fugace di speranza, che rallegrò ben poco il cuore dei desolati genitori; poiché dopo un istante l'ultimo tenuissimo filo, che ratteneva quel gramo corpicino alla vita, si è spezzato improvvisamente per sempre. Vi sono dei dolori quaggiù che la parola è impotente a lenire. Che questo dolore dei poveri genitori non divenga disperazione! La piccola Adelina, dalle pure beatitudini celesti, ne sentirebbe l'amarezza, e lo strazio disperato dei suoi turberebbe la sua preghiera serena; infatti mancava un altro Angiolo intorno al trono di Dio, e Adelina è la che prega. (X.)
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