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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
maestro, Corropoli (10-1-1900) La sera del 5 corrente mese si spense a Corropoli Giovanni Flaiani dopo lunga e penosa malattia, coraggiosamente e serenamente sopportata. Studiò disegno in Roma sotto il Minardi e pittura sotto il Podesti, nell'arte sua si distinse per la vivezza del colore e della figura, e per la genialità della composizione che egli trasse dai nostri poeti e in ispecie da Dante: avea coltura intellettuale non comune che non rivelò al volgo perché era modesto come una fanciulla! Ritiratosi nel paese natio e ivi trattenuto da un matrimonio d'amore, con amore coltivò l'arte e in ispecie la sacra, e con amore la buona, l'ottima famiglia verso la quale profuse ogni tesoro di affetto. E nel paese natio educò una schiera di giovani che divennero artisti provetti, professionisti valorosi nelle materie alle quali si addissero, cittadini coraggiosi, perchè egli insegnò non solo le arti del disegno, non solo incoraggiò ad istruirsi, ma insegnò anche a civilmente ben vivere; dote che, in tempi comuni sarebbe un dovere, in tempi borgiani è una virtù. Credente, nel senso antico, fu rispettosissimo, nel senso odierno, delle opinioni che non erano le sue, fu in tutto e con tutti gentiluomo, gentiluomo in ispecie nell'arte sua che non mercanteggiò giammai e che amò divinamente sino alla idealità, tanto che ai parenti non lascia che l'affetto e l'esempio di civili virtù! Pace a te o anima pura e gentile, pace a te, o povero o benedetto maestro. (F.D.G.)
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