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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
scultore, Giulianova (12-5-1900) [Inizio Voce]a crearne con quel genio e quella maestria che lo fecero ascendere al posto tanto alto che in arte occupava. Da pochi giorni, del suo studio e dei locali attigui ne aveva fatto anche la sua abitazione e ieri l'altro a sera se ne stava tutto tranquillo ad ordinare il suo orticino quando venne colpito da una emorragia celebrale che gli tolse immantinenti la parola, paralizzandolo in tutto il lato destro! L'infame Parca aveva compiuta l'opera sua! La vita dell'artista eminente era già troncata! I dottori annunciarono subito il caso disperato e la notizia si diffuse rapidamente in città e da quel momento è cominciato un pellegrinaggio mai interrotto di gente d'ogni classe al capezzale del caro concittadino. Entrò quasi subito in agonia che si è prolungata dolorosa per tutti e più per la sua povera compagna, nelle braccia della quale è spirato questa mattina alle ore 3. Ed ora come potrei dirvi anche pallidamente della costernazione in cui è caduta questa cittadinanza per la grave perdita? Di noi è avvenuto, diceva bene una spirituale signora, come di chi è in possesso di un oggetto caro, di un vaso artistico: sfugge improvvisamente di mano; va in frantumi e tutto è finito! — Giulianova 11. — Il suo studio è stato trasformato in cappella ardente. Tutta Giulianova va in pellegrinaggio a rivedere le sembianze dell'amato concittadino. Oggi i funerali. Pervengono telegrammi da più parti. — (Nostro disp. Part.) — Giulianova, 11 maggio, ore 16 — (Cavalli). Funerali illustre artista Pagliaccetti riusciti imponentissimi. Erano rappresentati, tra molti, ministro istruzione che inviò splendido telegramma condoglianza, Senatore Devincenzi, presidente Accademia Belle Arti Firenze, Prefetto Teramo, Deputazione provinciale, maestro Braga, illustre pittore Patini, sindaco Teramo. Salma estinto
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