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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, Teramo (17-10-1900) [Inizio Voce]dell'antico stampo abruzzese e che per nostra vergogna si va facendo ogni giorno più raro: il tipo cioè dell'uomo patriarcale e per il quale la illibatezza e l'austerità dei costumi da un lato, e la venerazione immensa del focolare domestico dall'altro, erano cose quasi sacre, religiose. Vale, o Nicola Marozzi. L'addio che ora ti do in nome della città tua non sarà il principio dell'oblio. Tu vivrai nella memoria dei tuoi concittadini che tanto amasti fino a quando patria e virtù non saranno nomi vani.» Le commoventi parole dell'avv. Campanella, ritratto fedelissimo del caro estinto, strapparono le lagrime ai presenti, che facevano un augurio ed un voto: che possano cioè le rare qualità di uomo, e di cittadino, che ebbe Nicola Marozzi, essere di esempio alla gioventù nostra. L'ampia dimostrazione di cordoglio della cittadinanza valga a confortare la famiglia dell'estinto nostro amico.
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