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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
operaio comunale, Carassai (20-10-1900) Carassai 13 ottobre — (A.) E' morto ieri per una fatal caduta, nella grave età di 86 anni, 11 mesi e 29 giorni l'operaio Clemente Lucidi, uomo retto, pio e di una fermezza di carattere invidiabile ai tempi nostri!! Appartenne per molti anni a questo Municipio in qualità di famiglio, dando prova continuamente della sua fedeltà e rispetto, eseguendo sempre a puntino il proprio dovere. Fu monarchico costituzionale convinto; tenerissimo della Casa Savoia. E quando seppe il truce e barbaro assassinio del buon Re, Umberto I, imprecando al selvaggio ed inumano regicida, diceva nefasto per l'Italia quel giorno che vide nascere un tanto mostro!!! E nel dì dei solenni funerali in questo paese alla grata memoria del magnanimo monarca, fu visto piangere a calde lagrime!! Gli furono a cuore del continuo il benessere, la prosperità, la gloria, la libertà, l'indipendenza del paese. Uguale sempre a se stesso, non piegò mai, né per lusinghe, né per paura!! A que' tali, che vigliaccamente gli proibivano, per ragioni facili a spiegarsi, di discorrere, di essere d'accordo, in amicizia con quelli, ch'ebbero ed hanno tutta la capacità e la disposizione di fare al popolo del gran bene, rispondeva disdegnosamente, che non li avrebbe mai accontentati, sapendo egli che sia disdicevolissima cosa il sacrificare alle ingiuste voglie altrui la propria libertà, il più bel dono che Iddio ci ha dato. Aggiungeva poi, che l'avrebbe sempre rispettata in sé, e negli altri, imperocché sia abbominevole ignominia il lasciarsi imporre catene, e abbominevole tirannia volerle imporre al proprio simile. Aurea sentenza da servire di monito, a quei barbassori di questo paese che han privato e privano tuttavia non pochi popolani elettori della loro libertà, e
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