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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
brigadiere guardie daziarie, Teramo (7-5-1905) [Inizio Voce]La morte, o Signori, squarcia i veli di tutte le passioni. — Infranti cotesti veli è nostro santo dovere chinarsi pieni di amore e di riverenza innanzi la figura dell'estinto, figura idealizzata dai non lievi sacrificii della sua vita. A noi tutti del Corpo Daziario, o buon Brigadiere, tu fosti il padre ed il maestro della disciplina e del dovere; e non sia spregiato il fiore che i tuoi dipendenti, col più intenso cordoglio depongono sulla tua tomba. — Salve!» Alla famiglia desolata le sincere condoglianze del Corriere.
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