|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
musicista, Loreto Aprutino (14-9-1905) Una ben triste nuova ieri l'altro ci giungeva da Loreto Aprutino: Francesco di Clemente, il maestro così noto in Abruzzo per le sue composizioni, ove alla bella genialità si accoppiava una larga coltura musicale, l'amico caro di cui ogni aspirazione conoscemmo e con cui molte ore passammo insieme, stretti da un istesso vincolo: l'amore per l'arte. Francesco di Clemente il quale sognava un avvenire di luce non per sé, ma per la dolce sposa che teneramente amava, per i piccoli figli che si augurava di vedere un giorno grandi e virtuosi, il sei del corrente settembre chiudeva per sempre gli occhi alla luce del giorno. E la morte scendeva su di lui non all'improvviso, ma da lungo tempo attesa e invocata, poiché il povero amico nostro da crudele malore negli ultimi suoi anni afflitto, aveva assaporato i dolori più acerbi. La tomba per Lui sarà riposo, sarà pace; ma pace e riposo non troverà mai nella vedova casa la desolata consorte, che, giovanissima, ha visto spezzarsi l'anima, e pace e riposo non troveranno i vecchi genitori, l'amoroso fratello, i teneri figli! Al largo compianto sincero degli amici si unisce il nostro dolore, e sulla tomba di Francesco Clemente, uomo di ingegno e di studii, amico caro, ottimo cittadino, deponiamo riverenti un fiore!
|