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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Mutignano (8-2-1906) Atri 6-2-1900 (Gibi) — Una di quelle esistenze, che per il bene della umanità, e per il vanto del luogo ove essa si svolse, la funebre parca dovria risparmiare, ieri l'altro si è spenta fra il compianto della famiglia e di quanti si ebbero la fortuna dì poterla apprezzare. Il nobiluomo sig. Giovanni Cacciani Barone di Frisi cessava di vivere ieri l'altro nella sua Villa sita laggiù nel territorio di Mutignano, mentre non era ancor cessato l'eco delle feste per il ritorno dal viaggio di nozze degli sposi suoi figliuoli. Sebbene di 76 anni di età, la sembra breve. Parlare delle bontà, della educazione squisita, della gentilezza dell'animo senza pari, e delle cento e cento virtù che fecero del Barone Caccianini il vero tipo del gentiluomo, non è cosa che si possa fare nelle colonne di un giornale quando l'animo è ancora accasciato sotto l'impressione della ferale notizia. Solo oggi diciamo senza tema della menoma smentita che la sua perdita per Atri è immensa. Come cittadino nostro sin dal 3 Novembre 1880, epoca in cui si sposava alla sig.ra Maria Maturanzi, noi avvicinandolo comprendemmo subito quale e quanto tesoro di affetti e di virtù si chiudesse nel suo cuore, e ne divenimmo entusiasti ammiratori. Modesto, sino all'esagerazione, sfuggì sempre a cariche onorifiche lieto di fare il bene senza pompa, senza ostentazione, consacrando il cumulo delle sue cure alla sua nascente famiglia. Tre fiori nacquero dal suo matrimonio, per essi tutte le sue premure, per essi tutte le sue attenzioni. Geloso custode di una tradizione di nobiltà vera, unita però alla più fina educazione e ad una cultura sana, volle che i suoi figliuoli fossero educati a tali principi e il suo vivo desiderio divenne un fatto compiuto. Oggi il suo primogenito signore
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