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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Campli (25-1-1908) Campli, 20-1-1908 — Il 17 scorso Campli sin dalle prime ore del mattino, presentava un aspetto molto lugubre, per la morte repentina dell'amato cittadino sig. Serafino Tempera. I mesti e prolungati rintocchi del campanone avevano infisso nell'animo di tutti una grande mestizia, ed anche sul volto dei cittadini si leggeva una certa tristezza, dal che si poteva ben comprendere che l'intiero paese era rimasto gravemente addolorato per la perdita di una persona sì cara. Il Tempera nato il 14 novembre 1826, contava ormai 82 anni di vita. Nato da famiglia operaia, sin dai primi anni egli si dedicò allo studio delle lettere, che poi non potè seguire dandosi alla carriera giudiziaria, nelle località di Ancarano, Pianella, Bisenti, Villa S. Maria, Teramo. Dovunque egli esercitò la sua professione, fu sempre amato, rispettato ed apprezzato dai cittadini, sia per i suoi modi cortesi e gentili, sia per le sue ottime qualità morali. Quel che debbo dire però, si è che il Tempera era nato sotto cattiva stella. Per un'insistente malattia di gambe, non potendo egli seguitare la sua brillante carriera, fu costretto a ritirarsi a far vita privata, prima presso suo figlio a Giulianova, di poi presso sua figlia qui in Campli, più volte fu ammalato, ma mercé le solerti ed amorose cure della figlia Arcangela che per lo spazio di 50 anni aveva sempre seguito le sue orme, egli potè ristabilirsi. Si avvicinava però la fine della sua vita. Ricaduto gravemente ammalato di bronchite accorsero i parenti anche i più lontani, i quali in mezzo ad un'ansia febrile speravano salvarlo. Gli furono prodigate moltissime cure ma tutte invano; si vedeva bene ch'era arrivato l'ultimo istante della sua vita. Spuntò l'alba funesta del venerdì scorso, nel quale i sintomi della
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