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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Campli (25-1-1908) [Inizio Voce]morte, predicevano che l'amato vegliardo non sarebbe giunto alla sera. Difatti era l'ora del tramonto, quando la sua bell'anima spiegò il volo che non ha ritorno. Il giorno seguente al mattino ebbero luogo i funerali, nella chiesa di S. Paolo, ai quali prese parte un gran numero di cittadini. Verso le 3 pomeridiane s'accompagnò il feretro all'estrema sua dimora. All'accompagnamento presero parte le diverse confraternite, la società operaia, le rappresentanze del Comune e della Pretura. Una lunga fila di ricche corone precedevano il feretro, mentre moltissimi parenti, amici e cittadini lo seguivano unitamente ad un gran stuolo di poveri che vollero rendere l'estremo tributo d'affetto al loro caro benefattore. Arrivati al Cimitero, deposta la salma, il signor Arc. Cantarelli Parroco di questo paese, per prima con calde e commoventi parole fece risaltare la vita dell'estinto, seguì poi il giovane Umberto Tempera che lesse una commoventissima orazione funebre, facendo una piccola biografia del defunto vecchio. Il funerale fu insomma un attestato di vera e sincera stima. I figli ed i parenti rivolgono un sincero ringraziamento, a tutti coloro che gentilmente parteciparono al loro immenso dolore.
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