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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
senatore, patriota, Montesilvano (10-5-1908) [Inizio Voce]disadorno posava la cassa, e la salma venerata fu dai figli Marino e Luciano, dal genero B.ne Casamarte e dai parenti accompagnata a piedi fino alla stazione ferroviaria insieme a un largo stuolo di gentiluomini, i cui nomi sarebbe impossibile fare, anche per non violare i desiderii del grande estinto. La grande tomba che si è dischiusa non ha bisogno di vani e postumi elenchi di ammiratori: tutti quelli che videro o sentirono le gesta di colui, che giace ora freddo nella sua Teramo, non potevano mancare al rimpianto e al dolore, e la nostra cittadinanza, onorata di aver albergato tra le sue mura Troiano Delfico, insieme ai figli è dolente del novello lutto! — La salma a Teramo — Col treno del pomeriggio la venerata salma giunse a Teramo, e fu collocata in una delle sale della Stazione trasformata in Cappella ardente. Alle ore cinque e mezza ebbe luogo il trasporto di essa per essere tumulata nella tomba di famiglia, dopo essersi formato un imponentissimo corteo. […] Lungo tutto il percorso, e specialmente nel Largo della Madonna, erano due fitte ali di popolo che si scopriva reverente al passaggio della Salma. Non ci furono corone né discorsi per espressa e lodevole disposizione del defunto.
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