|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, Forcella (5-10-1909) Sabato ci pervenne da Forcella una ben dolorosa notizia. Ivi si era spento, a soli sessantaquattro di vita il Cav. Ernesto Pensieri de Angelis dopo non breve malattia sopportata con veramente stoica serenità. Il De Angelis fu patriota e non della vigilia. Ancor giovanetto, interrotto gli studi che aveva iniziato in Teramo, emigrò in Piemonte, insofferente della tirannide borbonica. Si arrollò nell'esercito di Vittorio Emanuele e prese parte alle campagne del 1859 e del 1860 col grado di Sergente in bersaglieri. Senonché la voce della madre, da lui adorata, lo richiamò al suo seno, ed egli ritornò dopo aver compiuto il suo dovere di cittadino. Nominato però luogotenente delle Guardie mobili intraprese con esse un viaggio per la repressione del brigantaggio nella Provincia di Aquila, ma richiamato sotto le anni nell'esercito regolare, raggiunse il suo reggimento e prese parte al fatto di armi di Palmanova. Più tardi, il De Angelis disertò ancora una volta il focolare domestico. Il soldato di Castelfidardo non poteva mancare all'appello di G. Garibaldi. Col grado di luogotenente prese parte alla campagna dell'agro romano, e fatto prigioniero a Nerola, fu condotto a Roma e rinchiuso a Castel Sant'Angelo. Liberato dalla prigionia e tornato a Teramo, prese parte attiva nella vita pubblica del nostro paese. Fu consigliere comunale per molti anni, assessore sotto il Sindacato di Emidio Cerulli e di Berardo Costantini, ed elettore delegato della sua Forcella per lungo volgere di anni e fino a quando non venne travolto, anch'egli nel triste movimento popolare del 1904. Della sua borgata, ove era adorato, curò lo sviluppo ed il progresso, e per essa ottenne sempre quello che le condizioni economiche del Comune consentivano
|