[Elenco dei Nomi]

(...segue) Romani Fedele
insegnante, letterato, Firenze (22-5-1910)

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più dotti uomini dei nostri tempi, ché tutti, conosciutolo, lo desideravano, per le qualità mirabili della sua mente e del suo cuore. Però, qualora abbia potuto presentire l'avvicinarsi dell'ora suprema, meno increscioso certo gli sarà sembrato finire i suoi giorni nella terra che gli fu carissima, e tante superbe soddisfazioni gli rappresentava allo spirito affaticato, sul punto di spiegare il volo verso le misteriose regioni, di cui nessuno esploratore, fino ad oggi, seppe narrarci i paurosi segreti, e nessun altro saprà narrarli all'età venture. — Dire di lui, scrittore, in una breve necrologia, come questa, non è possibile, che molto studio e molto tempo occorrerebbe ad esaminare le non poche e svariate sue pubblicazioni, per darne un giudizio, ancorché sintetico, ponderato, sereno, e, innanzi tutto, giusto. I suoi lavori, a tutte le persone colte ormai noti, sono: Abruzzesismi, Sardismi, Calabresismi, Toscanismi studi accuratissimi fatti sui dialetti delle regioni, nelle quali insegnò, e lodati dai maggiori nostri filologi. La via non vera (Inferno e sistema criminale e penale dantesco); L'ottavo canto del Purgatorio; Il martirio di Santo Stefano (nota dantesca); Ombre e corpi (studi su Dante e su Manzoni); Il X e il XXIII canto dell'Inferno, il XIX del Purgatorio e il XXVII del Paradiso (lecturae Dantis); Delle manifestazioni plastiche del sentimento nei personaggi della Divina Commedia: Poesia pagana ed arte cristiana (L'Inferno di Virgilio – La Sibilla Cumana); L'addio di Ettore ad Andromaca; Una nuova edizione della Divina Commedia; Noterelle sull'uso della camicia nel medioevo; La prima minuta dei Promessi Sposi; Laura nei sogni del Petrarca; Sull'Iliade. Il libro intitolato Colledara, pubblicato dal Bemporad di Firenze, il 1907, comprende: Colledara – Li sunette

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