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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
magistrato, Roma (21-7-1910) Il giorno 26 scorso giugno, alle ore 14,45 spegnevasi in Roma dopo lunghe sofferenze, il Consigliere di Corte d'Appello Avv. Cav. Agostino Squarcetti lasciando nella desolazione la vecchia madre, le sorelle Marietta e Adelina, il fratello Serafino, il cognato Orazio Alessandrini, i parenti tutti. La sua immatura scomparsa è stata una gran perdita per la desolata famiglia e per la magistratura italiana. E mentre il Procuratore Generale comm.re Avellone, la mattina del I andante, alla corte d'Assise di Roma, accennò al lutto che ha colpito la magistratura, l'Avv. On. Vecchini, disse: «Lasciate che io levi la mia voce di compianto per la morte di Agostino Squarcetti, che conobbi nella mia Ancona e che rivedo nell'anima col suo viso aperto e la persona robusta, che parevano esprimere la forza serena del suo spirito». — E dopo che l'On. Vecchini ebbe ricordato la schietta coscienza e la dignità d'uomo e di magistrato, l'egregio Presidente Comm. Capriolo, si levò per ultimo, e, profondamente commosso, commemorò anche lui il consigliere di Corte d'Appello Cav. Squarcetti, che fu magistrato valorosissimo, dotto nel diritto penale e nel civile, giusto quant'altri mai, buono, virtuosissimo. Valga la voce di stima e di compianto generale a lenire in parte il dolore della desolata famiglia.
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