[Elenco dei Nomi]

(...segue) Savini Lino
medico, giudice conciliatore, Castilenti (5-3-1911)

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ant. arrivava un numerosissimo gruppo di cittadini di Elice con la rappresentanza comunale al completo, il cui Sindaco aveva fin dal giorno precedente telegrafato, associandosi a nome della cittadinanza «al lutto della nobile Castilenti che in Lino Savini perdeva il pił caro dei suoi figli». Intanto si davano le ultime disposizioni per i funerali ed alle 11 il ricco ed elegante feretro, veniva portato a braccia nella Chiesa Parrocchiale dai dott. Tommaso Baroni, Angelo Di Marcantonio e Giovanni Antonelli, dall'ing. Ernesto Candelori, dal farmacista Stefano Battistoni e dal sig. Francesco De Marinis, fra i singulti e le lagrime della folla costernata. La chiesa parata a lutto, l'imponente tumolo - opera paziente e laboriosa - letteralmente ricoperto di corone, di ceri e di fiori, le gravi note di una messa da requiem eseguita con arte finissima da cantori venuti da Penne, il cordoglio sincero di tutti i presenti, resero la mesta cerimonia commovente, straziante. Sulla porta del tempio si leggeva un epigrafe dettata dal cugino signor Ernesto Calandra, altre dello stesso autore figuravano ai lati ed una quarta del signor Giuseppe Di Francesco, al centro del catafalco tutte improntate ad effetto, a stima, a profonda ammirazione per il caro estinto. Alle ore 14 fu ordinato il corteo, mentre dal cielo plumbeo una fine pioggiarella accresceva la mestizia del funerale. [...] Sui muri delle strade, sulle porte chiuse delle case e delle botteghe si leggeva la funebre scritta: Lutto cittadino. Innanzi al fabbricato delle scuole elementari il corteo fece sosta e dalla gradinata esterna, fra il silenzio e la commozione dissero le lodi dell'estinto con affettuose e nobili parole il geometra signor Alessandro Di Marcantonio, il signor Giuseppe Di Francesco ed il giovine studente di Villa

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