[Elenco dei Nomi]

(...segue) Cervini Ricciardo
avvocato, tenente, Zona di guerra (22-8-1915)

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intelligenza e quel gran cuore. Scriverò maggiori dettagli o al Sindaco o a Danesi. Onorate l'amico nostro, caduto da eroe, sereno e forte come sempre, come sempre esempio a tutti. Fanne pubblicare il ritratto o sul Giornale d'Italia o sul Secolo, e sulla Rassegna del Club Alpino, dandone comunicazione. Il 123. fanteria, di Teramani e abruzzesi, s'è portato benissimo. Piangiamo sulla fine immatura del nostro amatissimo amico, ma ricordiamoci ch'egli vuole, ora più che mai, che si lotti fino all'ultimo respiro, per la vittoria della patria!! Baci fraterni a te. Berardo — Come egli cadde. La lettera del prof. Berardo Montani al Sindaco di Teramo — Amatissimo sig. Sindaco. Con animo angosciato le comunico alcuni particolari della eroica morte — già ufficialmente annunciato — del nostro amatissimo Cervini, che in Teramo godeva di tanta estimazione ed era così meritamente amato da tutti. Il giorno prima che io venissi qui, egli passò per questa cittadina, proseguendo oltre, verso la linea del fuoco. E da allora fu per me una ansiosa inchiesta presso tutti i feriti del Reggimento cui apparteneva e che cercavo di rintracciare nelle ore libere, e presso quanti avevano possibilità di avvicinarlo. Presentivo la sventura, conoscendo di lui il raro spirito di abnegazione e il sereno coraggio che opera senza ostentazione, e senza millanteria, rilevandosi soltanto per fatti ammirevoli e perigliosi, e mi auguravo di vederlo ferito in modo che potesse, guarito, tornare con soddisfazione ed onore alle consuete occupazioni. Ma ieri, all'improvviso, l'amico Italo De Santis di Spoltore, nobile cuore ed ardente patriota, tornò qui da una posizione più avanzata, ove presta servizio con gli autocarri, e corse al campo della mia sezione, cercandomi ansiosamente. Ero per caso assente, e allorché

(segue...)