[Elenco dei Nomi]

(...segue) Cervini Ricciardo
avvocato, tenente, Zona di guerra (22-8-1915)

[Inizio Voce]


Ho l'animo in fiamme e il corpo stanco, sfinito, senza più un atomo di forza, teso soltanto in questo sforzo di narrare di lui quel poco che ho raccolto, affinché la dolente, santa madre sua, i suoi fratelli amati, i suoi innumerevoli amici, quanti lo stimavano, sappiano qualche dettaglio della sua fine immatura e sappiano che mano amica depose per loro tutti e per la città nostra, di cui era l'ornamento, l'orgoglio, la speranza, pochi e poveri fiori là dove giace per sempre. Seppi che la pietà del tenente De Carolis e di altri fece miracoli per trovar tanto e quanto occorreva per dargli una umana sepoltura. De Carolis ha anche fatto fare una piccola croce di ferro che porterà incise le iniziali; io ho preso fotografie del luogo e le misure necessarie per identificarlo, ove in avvenire si voglia far trasportare fra noi la cara salma. Come dunque cadde?... Non era là il sergente Santilli di Teramo, che gli era vicino nel supremo momento, e che può solo precisare i contraddittorii particolari che ho raccolto. Comunque, le discordi narrazioni riescono tutte di alto onore per la memoria dell'indimenticabile amico. Un soldato narrava, indicando San Michele, la chiave di volta della posizione, la deliziosa e terribile collina, il Calvario, che ha distrutto tante giovani vite e che dovrà aprirci la via per Gorizia e Trieste, allorché con uno sforzo sovrumano forzeremo le prodigiose ultime difese indirette: «Il mattino si avvicinava, ma ancora non era possibile distinguere chiaramente: la compagnia del tenente Cervini ricevé ordine di avanzare all'assalto; egli saltò fuori della trincea per primo, e scorto delle ombre che si avanzavano anch'esse, temendo un disgraziato equivoco, si fece avanti e gridò il chi va là più volte; indi, vedendo che quelli tacevano avanzando, ordinò fuoco;

(segue...)