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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
pittore, Teramo (19-5-1917) Col dolore più vivo la città di Teramo ieri, 18, apprendeva la morte del suo illustre figlio Gennaro della Monica che onorò con la vita, con l'ingegno, con l'arte sua grande. Mancanza di spazio ci vieta oggi di dire degnamente di lui. Mentre spargiamo fiori sulla fossa dell'uomo insigne, inviamo calde condoglianze ai parenti desolatissimi, specie alla vedova signora Virginia Lucidi, col figlio Pasquale, alla nuora Rosalba Giancola, al fratello Alfonso e alla sorella Checchina De Rubeis. (9-6-1918) Una commemorazione di Gennaro Della Monica — Recentemente, il 16 di Maggio u. s., la Commissione Provinciale di Teramo per la conservazione e la tutela di monumenti si radunava per la prima seduta ordinaria dell'anno in corso. Fra le varie materie all'ordine del giorno, si trovava al primo posto la commemorazione del commissario cav. prof. Gennaro della Monica, che aveva fatto parte di quel consesso fin da quando esso era stato costituito. L'elogio dell'illustre Estinto, la cui memoria, ad un anno di distanza dalla sua scomparsa, è più che mai viva nell'animo di quanti lo conobbero e lo ammirarono, fu detto dal cav. Francesco Savini, Presidente della Commissione, alle cui parole si associarono tutti i commissarii presenti. Il Della Monica aveva appartenuto non a quella sola Commissione, ma anche ad altre non poche precedenti, stabilite nei varii tempi nell'interesse dell'arte e della conservazione dei monumenti. In tutte aveva portato competenza, mente esperta, zelo, rettitudine e indipendenza di giudizio; in tutte era stato ascoltato con stima deferente, con rispetto e piena considerazione dei suoi preziosi consigli. Spirito signorile, l'illustre pittore coltivava con molto diletto l'antiquaria, della quale era sottile conoscitore.
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