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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Montorio al Vomano (27-5-1917) Il 22. corr. si è spento in Montorio al Vomano il Cav. Rocco De Dominicis lasciando larga eredità di affetti e il più forte rimpianto. Il male invincibile a poco a poco ne aveva alterato il perfetto e robusto organismo e in questi ultimi dieci anni, nell'alterna vicenda del male, si era più volte temuta la catastrofe, finché, in un grigio e piovoso mattino, ha esalato l'estremo respiro. E sulla bara, che egli ha voluto modesta quanto mai, oggi sono raccolti tutti i nostri affettuosi pensieri; e della sua vita di lavoratore e di cittadino ci soccorre il ricordo. Il caro e buono Don Rocco non lascia che amici. Conquistata l'agiatezza con una vita di indefesso ed aspro lavoro seppe conquistarsi anche la più larga simpatia con la sua cordiale ospitalità. E il paese lo vide e lo ammirò sollevarsi a mano a mano con una certa finezza raccogliendo, a volte, intorno alla sua mensa quanto di meglio ha la nostra provincia. Di qualcuno dei suoi «San Lorenzo» è infatti incancellabile il ricordo...... Dedicò anche molte cure, alla vita pubblica cittadina. Fu per molti anni consigliere comunale e zelante assessore. Come magistrato del popolo seppe conciliare la piccola controversia col suo buon senso pratico, e nei varii e a volte anche complicati incontri di quella popolare, ma spesso difficile magistratura, manifestò saggezza di giudizio non comune. Per lungo periodo di tempo fu anche presidente della Società Operaia di M. S. cui dedicò amorevoli cure. Anzi l'utile Istituto in un momento difficile della sua vita economica, quando il modesto patrimonio era quasi distrutto, vide la sua rinascita ad opera del suo presidente De Dominicis. Ciò che valse ad ottenergli la meritata onorificenza di Cavaliere della Corona d'Italia. A tutta la sua famiglia, e specie al suo buon Peppino, la nostra più affettuosa condoglianza.
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