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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
imprenditore agricolo, S. Benedetto del Tronto (5-1-1919) Ieri alle ore 22, dopo brevissima malattia, munito di tutti i conforti religiosi, con pietà singolare, nell'età di anni 42 se ne volò al cielo la bell'anima del Dott. Guido Volpi, lasciando nello strazio il più profondo la consorte Giuseppina, le figlie Concetta, Emanuela, Alessandra, il fratello Dino, le cugine Maria-Angela, Anna e i parenti tutti che ne danno il doloroso annuncio implorando una prece per il diletto estinto. S. Benedetto del T., 31-12-1918. — Da molti anni eravamo amici, estimatori del gentiluomo Guido Volpi, ne apprendiamo, ora, la morte improvvisa con un senso di vero terrore. Era così pieno di vita, così esuberante di energia che si stenta a credere al crudele avvenimento! Per il caro amico vorremmo e dovremmo intessere una ghirlanda di lodi, di affettuosi ricordi, di attestazioni di rimpianto; ma l'animo è angosciato e non sappiamo che benedire la memoria di Lui, piangerne la dipartita con la desolata compagna, col fratello Dino, con i parenti tutti, che non trovano tregua al toro infinito dolore! (La Direzione) — A quarantadue anni, quando piena pulsava nel suo cuore la vita, e intorno tutta una fiorita di speranze mano a mano vedeva maturare in realtà, è caduto e con uno schianto sì rapido e forte che ha destato dolore e paura e si stenta a credere ancora. È fatale che, come per tanti altri della sua buona stirpe in poco volgere di tempo, oggi anche per lui noi abbiamo da vergare queste righe; ma è certo che la morte immatura del dott. Guido Volpi è una sciagura terribile non solo per la sua famiglia ma anche, per la provincia. Il sentimento che affiora alle labbra in quest'ora di raccoglimento e di rimpianto, ci sospinge a dire che la sua figura morale ci sfugge in quest'ora
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