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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
segretario di sezione di partito, Atri (2-5-1920) All'alba del giorno 25 corrente, a soli 22 anni, mentre spendeva entusiasticamente tutto il flore della sua giovane vita per il benessere del Popolo, spegnevasi repentinamente, per residui di malattia contratta in Albania nell' adempimento del suo dovere di soldato, Domenico Castellani. Il padre Luigi, la madre Adelina nata Grue, il fratello Antonio, i parenti tutti immersi nel più angoscioso dolore, ne danno alla S. V. il triste annunzio. Atri 26 aprile 1920. — Ieri mattina all'alba una triste notizia si spargeva improvvisamente per la città. Il giovane nostro concittadino Domenico Castellani aveva cessato di vivere quasi improvvisamente dopo sole 24 ore di male. Una mestizia infinita invase l'anima di tutti ed a casa Castellani fu un continuo accorrere di persone di tutti i ceti sociali che, quasi increduli del terribile accaduto, vollero rendersi personalmente conto della grave disgrazia, e vollero porgere l'ultimo tributo di affetto al giovane buono che il crudele destino aveva violentemente strappato all'affetto dei suoi inconsolabili congiunti, di tutta la famiglia socialista atriana, di cui il Castellani era benemerito Segretario, dei suoi innumerevoli amici. Scene di dolore e di strazio si ebbero durante la giornata in casa Castellani e specie per parte della madre dell'estinto, La quale, quasi impazzendo dal dolore, non sapeva rassegnarsi a vedere distrutta in un solo giorno la cara esistenza del giovane suo figlio che ad una non comune intelligenza, accoppiava una bontà d'anima squisita. Alle ore 17 di ieri si ebbero i funerali dell'Estinto che riuscirono veramente imponenti e commoventi. Ad accompagnare all'ultima dimora la salma di Domenico Castellani non si esagera nel dire che tutta Atri
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