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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
segretario di sezione di partito, Atri (2-5-1920) [Inizio Voce]intervenne. Un corteo immenso seguiva il carro funebre, ed i genitori dell'Estinto che, in preda al più atroce dolore, vollero anch'essi seguire il feretro del caro Domenico. A Porta S. Domenico il corteo funebre sostò, e dalla scalinata della chiesa parlarono con commossa e gentile parola i sigg. Enrico Antonelli e Di Tocco Alfonso per la Sezione Socialista di Atri, il sig. Spezialetti Alberto per la Sezione Giovanile Socialista Atriana, il sig. Ercolani per la Camera del Lavoro e la Sezione socialista di Teramo, il sig. Pergoli per la Sezione di Mutignano. Molte corone di fiori furono inviate all'accompagnamento funebre, al quale presero parte anche le rappresentanze degli istituti di istruzione locali, la rappresentanza del Municipio col vessillo comunale, le rappresentanze delle Sezioni socialiste di Atri, Mutignano, di Teramo, e della Camera del Lavoro di Teramo con le rispettive bandiere. Altri diranno più lungamente di Domenico Castellani, ma anche da queste colonne ci è gradito poter di lui ricordare tutte le infinite sue doti. Aveva 22 anni solamente, e sin da bambino aveva date prove della sua intelligenza tanto che riuscì vincitore in un concorso per borse di studio in Convitti Nazionali dove si dimostrò sempre giovane buono e corretto, ed affezionato a tutti, e specialmente ai più umili ed ai più deboli. Aveva appena terminati gli studi liceali, e si era già iscritto quale studente in legge all'Università di Macerata, quando scoppiò la guerra ed anch'egli da semplice soldato, compì il suo dovere militare e fu mandato in Albania dove lo colsero le febbri malariche, di cui mai era guarito completamente e che oggi purtroppo lo hanno immaturamente condotto alla tomba. Delineatosi il grande movimento socialista in Italia, egli si sentì subito attratto da tale corrente:
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