|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
insegnante, Notaresco (18-4-1926) Non sono molti giorni che lo avevamo rivisto in Teramo e lo avevamo caldamente salutato, chè Egli era amico nostro caro e buono fino dai primi tempi della nostra venuta in Teramo, or sono più che ventidue anni. Stava benissimo nell'aspetto e faceva sperare di sè lunga vita. Ma, ahimè, l'uomo ha i suoi giorni misurati: constituisti terminos ejus! E' morto a 70 anni il 1. di aprile, lasciando nel pianto la compagna della sua vita, i figli, giovani egregii, le sorelle, i parenti e i cittadini tutti della sua diletta, sacra Notaresco. Vorremmo dire di Giovanni Rotini tutto il bene che sentiamo, vorremmo narrare tutta la vita buona vissuta, fatta di opere degnissime per cui il suo nome ed il ricordo di Lui non morranno. Fu insegnante di valore, educatore emerito, cittadino esemplare! Noi lo avemmo per molti anni collaboratore del nostro giornale, e collaboratore e corrispondente di questo foglio fu fino dall'inizio delle pubblicazioni. E per più di un cinquantennio si mostrò affezionassimo al Corriere a cui aveva dato il fervore entusiastico della prima giovinezza. Uomo di carattere adamantino seguì i suoi amici politici nella lieta e nella triste sorte. Fu grande amico di Settimio Costantini, e per Felice Barnabei fu come un fratello carissimo. Fu meritatamente insignito della medaglia dei benemeriti dell'insegnamento elementare, e da anni ricopriva con onore l'ufficio di membro del Consiglio Scolastico Regionale. Il Governo del Re lo aveva nominato commendatore della Corona d'Italia! Sia pace allo spirito del galantuomo!
|