Voi mi credete poeta! Ho calcolato fitto, vestito, cucina, servizio, ecc., ecc. - O Lidia, potessi darti una posizione agiata e vivere a lungo, se mi ami: e se non mi ami, morire presto per lasciarti libera e con qualche mezzo.
30 marzo. - L'altro dì, credendo di vederti, o Lidia, ho sentito una specie di ebbrezza: ieri, cercandoti nella via Manzoni, ho sentito uno spavento che non Ti so dire. - E chi sei tu? - Tante volte guardo la carta topografica di Mantova e cerco di trasportarmi coll'immaginazione o alla Piazza Virgiliana o a Porta Molina, o a Sant'Andrea o al Palazzo del T.... Che tristezza!
Ieri ho toccato i tuoi capegli biondi, povera morta! povera sposina! Come un giorno da ragazzo, sentivo paura e religione davanti all'altare, oggi sento religione e paura davanti a qualunque minuzia che appartiene ad una fanciulla.
31 marzo. - Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perchè mi dico: - L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà. - Mia madre stenterà a capire la mia calligrafia, ed io sarò sotterra, senza aspettare la risurrezione.
2 aprile. - -Oggi per la prima volta, io, letterato, ho letto la poesia di Stecchetti. - Oh amo Te, mio ideale, mia Lidia! Ecco come le letture delle poesie stampate influiscono su di me!
3 aprile. - Anche i cattolici romani che leggono i discorsi alla Società Cattolica, dicendo che Dio è buono, abbracciano la femmina. Io credo in Te e per Te sono puro!
Li leggo i poeti, ora che ho rinunciato ad ogni studio d'arte, li leggo per curiosità Stecchetti e Carducci.
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