L'urna male gli si adatta, per forma, per diversità di pietra, per gli stemmi scolpiti. Giace sopra un gradino, e sotto un arco, colla data 1419.
Due parole di fretta. Il Pellegrino nella "Vinea Sacra" disse questa tomba esser quella della regina Teutberga, moglie di Lotario, re di Lotaringia, la quale, ripudiata, avrebbe cercato ricovero fra questi monti bergamaschi, confortandosi alle parole del beato Alberto di Sogra. Una scena fra questi e la regina è rappresentata su un grande quadro della parrocchiale di Pontida. Ma alla tradizione popolare, e al sasso che serba, sotto un castagno, le certe impronte dei due, osta la cronologica verità. Teutberga morì verso il 951 e Alberto nel 1095 come dice la iscrizione del suo sepolcro. Fontanella ebbe un Convento di Cluniacesi, con un abate e dodici monaci, e un archivio nella torre del castello detta "la Botta". Il Ronchetti ha provato che fondatrice fu una piissima vergine Toperga, vissuta a tempi di Alberto, ivi sepolta, ed ivi venerata come beata, in un sepolcro, con otto lampade.
Tutte queste cose, lette, pesate, discusse, per me turbano la pace di quella tomba. Amo meglio l'indeterminato.
La chiesa è a tre navate, che, colle colonne informi, coi capitelli vari e tozzi e frammisti, coi grafiti, affermano la impotenza artistica delle prime costruzioni; il campanile s'alza davanti all'altare maggiore; una tavola bellissima rappresenta il Rinascimento - Sant'Egidio; gli altri arredi e la sacrilega imbiancatura suggeriscono alla serva guida la sapiente esclamazione: - Tutti dicono che è una bella chiesa!
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