In Roma poi faremo i nostri conti generali come nello scorso anno.
Mi è grato l'udire essere tu stato bene accolto dal Sig. Prof. Giuliani. Hai con ragione rilevata la distanza che sinora passa da' di lui meriti ai tuoi. Ma la stessa strada da lui percorsa è aperta anche a te. Tu studierai, Ciro mio, con impegno, e sarai presto meritevole della medesima stima che meritano tante brave persone che vai incontrando pel Mondo. La età nella quale or ti trovi è il tempo della cultura: non può quindi mancare la stagione della raccolta, e questa raccolta consiste in guadagni e in onore. Non averne alcun dubbio, mio caro figlio. Tutto dipende da te, e dal più o meno d'intensità e perseveranza che impiegherai nell'acquistar solide cognizioni. Tutti i sommi uomini han faticato per uscire dal volgo.
C'è stata dunque anche festa da ballo? Son persuaso che non ti sarai tenuto immobile sulle tue gambe.
Ho molto piacere che tu abbia visitato Mons. Vescovo di Macerata, antico amico di casa nostra, e godo della buona accoglienza che hai ricevuta. Il modo poi col quale ti trattò l'eccellente Mons. Delegato è tutto proprio della di lui gentilezza. Non può tardar molto l'epoca in cui questi si udrà chiamato a qualche distinta carica in Roma.
Mentre stava io scrivendoti la presente è venuto il Dr. Maggiorani a farmi la sua medica visita. Egli ti saluta distintamente.
Lunedì 9 dev'esser seguito il matrimonio di Nanna Cerroti. Io la vidi nel sabato 7.
Nella serata di mercoldi 11 accaddero in Roma 16 assalti commessi da due bande di ladri, una di 7 e una di 5 individui. Quella di sette aggredì fino a tre e quattro uomini uniti. Fra il giovedì e il venerdì furono tutti carcerati, e vogliono passarla assai male perché alle rapine si aggiunge in essi anche la reità di parecchie ferite. Ora tutto è quieto di nuovo.
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