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      Ma io resistetti a tutte le offerte, in atteggiamento disperato; chiedendogli sempre, con le lagrime agli occhi, o il denaro o la giacca. Finalmente cominciò a pagarmi a un soldo alla volta; e gli ci vollero due ore per salire, a lenti gradi, a una lira.
      – Oh, gli occhi e la schiena! – allora esclamò, facendo tristamente capolino dalla bottega, dopo una lunga sosta. – Te ne andrai per altri quattro soldi?
      – Non posso – dissi; – morirei di fame.
      – Oh, i polmoni e il fegato! Te ne andrai per altri due soldi?
      – Me ne andrei senz’altro, se potessi – dissi; – ma ho bisogno assolutamente del denaro.
      – Oh, go... ruù! (è veramente impossibile rappresentare il suo modo di trarre a sommo questa esclamazione, nell’atto che si metteva contro un pilastro della bottega, non mostrando altro che la testa) – te ne andrai per altri quattro soldi?
      Ero così debole e stanco che accettai quell’offerta, e prendendo, non senza un tremito, il denaro dai suoi artigli, me n’andai, poco prima del tramonto, più affamato e assetato che mai. Ma, con una spesa di sei soldi, presto mi rifocillai, completamente; e, con spirito più leggero, feci zoppicando sette miglia di strada.
      Il mio letto la notte me lo largì un altro pagliaio, e vi riposai comodamente, dopo essermi lavato in un torrente i piedi coperti di bolle e di averli avvolti, come meglio mi fu possibile, con delle foglie fresche. Quando mi rimisi in viaggio la mattina, vidi che la strada passava in mezzo a una fila di campi di luppoli e di orti. S’era già innanzi nella stagione, e occhieggiavan dagli orti le mele mature; e in qualche campo si lavorava già a raccogliere i luppoli.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261