Il generale Durando col grosso dei suoi si trovava a Padova con posti avanzati a Vicenza.
Il 20 maggio gli Austriaci, forti di 6000 uomini oltre l'artiglieria, assalivano i posti avanzati di Vicenza sviluppando la loro azione di artiglieria e di ben nutrito fuoco di fucileria contro le barricate di Porta S>. Lucia, di Porta Padova e di Porta S>. Bartolo, ma dopo 4 ore di combattimento il nemico fu da ogni parte brillantemente respinto.
In questo combattimento, sostenuto con molto valore, i nostri ebbero a soffrire non poche perdite e lo stesso generale Antonini vi rimase gravemente ferito.
Il giorno 23 gli Austriaci con maggiori forze ritornarono ad assalire Vicenza; il combattimento durò accanito tutto il giorno e fu ripreso la mattina del 24, mentre nella notte del 23 al 24 gli Austriaci bombardarono la città che non diè segni di allarme. I nostri fecero prodigi di valore; colla punta della baionetta fugarono il nemico che perdeva due cannoni e lasciava in nostre mani 154 prigionieri; gli Austriaci ebbero più di mille feriti.
Fu una giornata gloriosa per le armi italiane.
Contemporaneamente gli Austriaci attaccavano i nostri nelle posizioni del Caffaro-Lodrone-Bagolino, ma anche da quella parte furono bravamente respinti.
Il giorno 8 giugno da informatori il generale Durando fu avvisato del nuovo avanzarsi del nemico, ma mal si seppe del numero e della direzione. Si diceva che non raggiungeva i 20,000 uomini ed erano diretti al Piave per congiungersi ad altro corpo ivi concentrato.
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