Ho fin hora sgannato molti che credevano il contrario, et ho consolati diversi amici, come il S.r Veniero, Maestro Paolo, Maestro Fulgentio et simili, che non si muovono dall'aura populare. Aspetto aviso della ricuperata sanità, et le prego dal Signor Dio ogni contento.
In Venetia, a' 26 Genaro 1612.
Di V. S. Ecc. maEcc.mo Galilei.
Pront.mo al solitoG. F. Sag.
Fuori: All'Ill.re S.r Oss.moL'Ecc.mo S.r Galileo Galilei, Mathem.co et Filosofo di S. Alt.a
Firenze.
650**.
FEDERICO CESI a GIOVANNI FABER in Roma.
Acquasparta, 31 gennaio 1612.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 423, car. 73. - Autografa la sottoscrizione.
.... Il S.r Galileo nostro mi scrive sol quattro versi, che non contengono altro se non il scusarsi, con una lunghissima et molestissima infirmità che non lo lascia far niente, se non risponde subito alle lettere di V. S., S.r Teofilo(763) et S.r Stelluti(764) et mie a pieno: mi prega, porga io la scusa, et preghi il perdono et la prorogatione, come faccio....
651**.
LODOVICO CARDI DA CIGOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 3 febbraio 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 12. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
Io non li ho scritto prima, perchè non mi pareva havere che dire, se bene poco sia da dirli ancora; ma con questo libretto stampato(765), di cose lette qui publicamente nella Sapienza et fatte stampare da lui stesso, mi è parso dimandarle(766) se è cosa buona o cattiva: io non intendo se sarà buona a niente; so che vole stampare non so che altro de' sogni, et non so che: se li parrà a proposito, lo scriva; quando verranno fuori, li vedrò di provedere.
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