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      655**.
     
      DANIELLO ANTONINI a GALILEO in Firenze.
      Bruxelles, 11 febbraio 1612.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 85-87. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.r mio P.rone Oss.mo
     
      La posta passata mandai a V. S. molto Ill.re il profilo et la pianta del nostro moto perpetuo(790), sebene mi scordai dirle la misura; et è che il canaletto di vetro è circa 2 braccia lungo: hora le invio il dissegno del moto perpetuo che si[vedi figura 655.gif]
     
      ritrova appresso il Re d'Inghilterra. Il cerchio interiore nota una sfera vacua di metallo, la quale per lo canaletto D comunica dentro il canale eAB di vetro, nel quale è il liquido, che hora da una, hora da un'altra parte con tardo moto si vede esser montato: la parte ef del canal vitreo è con certe foglie di metallo coperta; ma io m'immagino che stia come io l'ho dissegnata, dinotando per la eG una trapartita, et in o un buco, acciò l'aria possa subintrare quando il liquido B scende, et uscire quando monta. Che la causa di questo moto sia la rarefation et condensatione del'aria chiusa nella sfera metalica, credo ch'anco a V. S. sarà assai manifesto, sì che se sentisse o havesse sentito dire alcuna cosa di questo moto, lo potrà credere. La misura di questo, ch'io l'ho hauto, in dissegno grande come è, da buon mezo, è il canal di vetro di diametro di un piede o poco più.
      Qui non è cosa alcuna di nuovo: solo si van preparando l'essequie per lo Imperatore(791). Ogni giorno mi bisogna disputar con alcun di questi sotili ingegni per questo moto, che è uno spasso.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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