Conservi V. S. in sua felicità; et li baso le mani, regratiandoli mille mille volte.
Da Anversa, hoggi 18 di Xbre 1613.
Di V. S. molto Illustre
S.re Aff.o Obblig.moOttavio Pisani.
Fuori: Al molto Illustre S.rIl S.r Galileo Galilei, mio Padrone, che Dio guardi.
Fiorenza.
959**.
MARCO WELSER a GALILEO in Firenze.
Augusta, 20 dicembre 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 132. - Autografa.
Molto Ill.e et Ecc.mo S.or mio Oss.mo
Di quanto V. S. mi scrive circa le fiaccole et areole solari, farò parte ad Apelle, che patisce assai per non intender nettamente la lingua italiana, se bene ne ha un poco di tintura, acquistata con molto studio: ma questo non basta. Io godo grandemente di goder la conformità delle osservationi in luoghi tanto distanti; quale dovrebbe pur cavar l'ostinatione di capo a que' che porfidiano(1562), tutte le apparenze nove esser solo illusioni dell'istromento, si qui tamen in illa haeresi adhuc haerent.
Molto contento mi ha recato di vedermi honorato senza altro merito da cotesta nobilissima Accademia; et vengo a renderne grazie ancora a V. S., che so esser concorsa nel partito con molta prontezza. Iddio mi faccia degno di servire in qual si voglia occasione et l'universale et gli particolari di questo aggregato con altratanta lor sodisfattione, con quanto affetto lo desidero; et a V. S. conceda il vegnente anno felicissimo.
Di Augusta, a' 20 di Decembre 1613.
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maAff.mo Servit.e
Marco Velseri.
Fuori: Al molto Ill.e et Ecc.mo S.or mio Oss.mo
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