Di S. Matteo, li 14 di Marzo 1629(203).
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
Suor Maria Celeste.
Se ha collari da imbiancare, potrà mandarli; e si goda queste huova fresche per nostro amore.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, a
Bellosguardo.
1993.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 16 marzo 1630.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 167. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Il Padre Campanella, parlando a' giorni passati con Nostro Signore, li hebbe a dire che haveva hauti certi gentilhuomini Tedeschi alle mani per convertirli alla fede Catolica, e che erano assai ben disposti; ma che havendo intesa la prohibizione del Copernico etc., che erano restati in modo scandalizati, che non haveva potuto far altro: e Nostro Signore li rispose le parole precise seguenti: Non fu mai nostra intenzione; e se fosse toccato a noi, non si sarebbe fatto quel decreto. Tutto questo ho inteso dal Sig.r Principe Cesi, quale hora si ritrova a Nettuno e sta assai meglio, sentendo notabile beneficio(204) da quell'aria, come mi avvisa il Sig.r Stelluti. Di più, come ho scritto in un'altra mia(205), il P. Maestro Mostro è benissimo disposto a servirla, e Mons.r Ciampoli tiene per fermo, che venendo V. S. a Roma, superarà qual si voglia difficoltà: però si faccia buon animo e venga allegramente, chè restarà consolatissima.
Mons.re Ciampoli dice che V. S. li fa encomii troppo grandi con una parola sola, chiamandolo Mecenate(206), e che la desidera più che non è desiderata qual si voglia cosa preciosa.
| |
S. Matteo Marzo Maria Celeste Padre Galileo Galilei Firenze Padre Campanella Nostro Signore Tedeschi Catolica Copernico Nostro Signore Principe Cesi Nettuno Stelluti Maestro Mostro Mons Ciampoli Roma Ciampoli Mecenate
|