Et a V. S. Ecc.ma prego continuata felicitą.
Di Brescia, il primo Maggio 1632.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maEcc.mo S.r Galileo Galilei. Firenze.
Aff.mo Serv.reAngelo Contarini.
2263*.
FRANCESCO DUODO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 1° maggio 1632.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXIV, n.° 73. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio S.r
Rendo a V. S. molto Ill.re et Ecc.ma quelle gratie(738), che posso maggiori, del libro che si č degnata inviarmi. Et gią che le piace tanto di mostrarmi il suo cortese affetto, io la prego a compiacersi ancora di darmi spesso occasione onde anch'io possa manifestarle la molta corrispondenza dell'animo mio, col servirla in ogni sua occorrenza. Et a V. S. molto Ill.re et Ecc.ma baccio le mani.
Di Venetia, il p.o Maggio 1632.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maAff.mo Ser.re
Francesco Duodo.
Fuori: Al molto Ill.re mio Sig.r Col.moL'Ecc.mo Sig.re Galileo Galilei Dot.
Fiorenza.
2264*.
CESARE MARSILI a [GALILEO in Firenze].
Bologna, 4 maggio 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 209. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Eccl.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Mi č dispiaciuto sommamente l'havere inteso dalla cortesissima sua(739) la indispositione che mi significa; e quanto a me, fa torto all'oblighi che li professo a violentare punto sč medesima, per favorirmi, che sono eccessi troppo galiardi della sua amorevolezza, il qual segno č molto lontano al desiderio che ho della salute di lei.
Mostrņ il S.r Roffeni di gradire sommamente l'offitio di V. S. Eccl.ma, come intesi che fece il S.r Cottunio, il quale, essendo in fine della sua condotta con perplesitą del'esito della riferma, č in pocho stato di discorere di questi particolari, non sapendo qual venti se l'habbino a ridure in porto.
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